NON E’ SOLO UN PROBLEMA DI TASSAZIONE
ASSIMPRESA LO CHIEDE DA SEMPRE DICIAMO SOLO ALCUNI DEI NOVE PUNTI A TEMA DEL RECENTE CONGRESSO
1: una politica per l’impresa non capitalistica – a cominciare dal rilancio dell’ideale cooperativo e alla sua funzionalità rispetto ad aree molto vaste di possibilità in campo economico e stiamo, appunto, discutendo ed esplorando.
2: ripresa del processo di liberalizzazione, occuparsi del mercato dei prodotti, dei servizi, della conoscenza per estendere la base occupazione, non c’è altra strada.
Stimolare un’iniziativa in particolare nel campo dei servizi e pensate ai servizi professionali: noi siamo ancora al divieto delle società professionali che sono cose arcaiche.
3: tenere più alta l’asticella delle regole della vita nell’impresa, ripristinare certe regole e farne di altre, della trasparenza economica e finanziaria, del patto fiscale, trovare forme per promuovere e far vivere la dimensione etica, civica della vita economica, una moderna responsabilità sociale dell’impresa: questa ha qualcosa a che fare con lo sviluppo delle forze produttive.
4: darsi un vincolo di stabilità, leggibilità, semplicità, prevedibilità delle azioni pubbliche nei confronti delle imprese, norme fiscali, incentivazioni, regole che incidono sulla vita delle imprese, a cominciare dalla finanza pubblica, dal piano di rientro dal debito pubblico come condizione di stabilità e credibilità delle riduzioni fiscali che nella nostra impostazione non sono una premessa ma sono e devono essere una derivata di un nuovo equilibrio di finanza pubblica.
Il Segretario Generale di Assimpresa, dr Aldo Romanini afferma:
“So bene che non sono solo questi i punti di cui un’Associazione come la nostra dovrebbe parlare, punti che a me sembrano fondamentali e sui quali, credo, possiamo dare messaggi di riscossa sul tema della competitività e messaggi che si rivolgano verso molte direzioni e forse in modo non sempre scontato.
è pertanto fondamentale che la politica torni a ricoprire un ruolo catalizzatore delle problematiche degli operatori. Imprese e professionisti sono chiamati ad operare in un contesto internazionale ultracompetitivo, ma in un sistema paese che certo non li aiuta.
Non è solo questione di tassazione eccessivamente elevata ma, soprattutto, di un carico di oneri impropri e adempimenti burocratici esagerati che si aggiungono ai problemi del credito.”.