I puntini sulle i: 40 centesimi al mese
Se potessi avere 40 centesimi al mese
«Non raccontarmi delle storie» è notoriamente espressione che demolisce gli assunti dell’improvvido interlocutore. Storie, frottole e balle nel contesto di cui parliamo sono sinonimi.
Però dicessimo che facciamo dello “story telling” i più aggiornati fra i lettori ci apprezzeranno per la conoscenza della più raffinata fra le attuali tecniche di management della comunicazione. Ma quello resta. Narrativa. E la narrativa è letteratura. Quando è ben fatta.
Se ha una sua logica interna nello svolgimento e una coerenza nel racconto. Una sua “struttura”, per usare una parola cara agli appassionati lettori di Genette, di Foucault e di Barthes.
Ma se sono parole disadorne, giustapposte e non coordinate come le più recenti sparate governative sono, senz’altra ragion d’essere che il turlupinare la Nazione, a che serve “raccontare delle storie”? A vincere le elezioni?
Nel Paese degli stolti, forse, dove vige quel che i latini chiamavano “argomentum stultorum”, cioè a dire che una cosa vale non per quel che è ma per chi la pronuncia. Se una fesseria sesquipedale la dicono un Presidente del Consiglio o il suo Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali è per ciò stesso meritevole di attenzione.
Ma non vogliamo credere che questo argomento possa valere in Italia, o quantomeno per la maggioranza degli italiani, perché sarebbe la fine.
L’ultima favola governativa è l’annuncio del piano che prevede un reddito minimo di 320 euro per tutti gli indigenti con figli.
La riforma partirebbe dal prossimo anno, il 2017, epperò già da quest’anno, siccome a Palazzo Chigi sono buoni, solerti e comprensivi, verrà stanziata la munifica cifra di 600.000 euro, che spalmata sul milione e 470mila famiglie povere dell’ultima rilevazione Istat fa 0,40 centesimi a nucleo familiare.
Spiega il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali che l’intenzione è quella di «dare a tutti la possibilità di vivere dignitosamente». Quaranta centesimi a famiglia.
Comunque è del tutto evidente che tenersi gente di questo livello, un pomeriggio in più è pazzia.