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ESONERO CONTRIBUTIVO 2018 PER I NUOVI LAVORATORI

Via libera dell’Inps alle istruzioni per l’assunzione agevolata di cui alla L. 205/2017. In particolare, con la circolare 40/2018, l’Istituto fornisce tutti i chiarimenti sulla materia, evidenziando che la misura in esame non necessita di codice di autorizzazione come avvenuto in precedenza.

È da ricordare che, per promuovere forme di occupazione giovanile stabile, la legge di Bilancio 2018 ha introdotto un nuovo esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, in relazione alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, effettuate a partire dal 1.01.2018. La durata del beneficio è pari a 36 mesi a partire dalla data di assunzione e la relativa misura è pari al 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, riparametrati a livello mensile. L’esonero è elevato nella misura del 100% nelle ipotesi in cui le assunzioni a tempo indeterminato riguardino giovani che, nei 6 mesi precedenti, abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato.

L’esonero contributivo spetta a condizione che l’assunzione con contratto di lavoro subordinato riguardi lavoratori che non abbiano compiuto il trentesimo anno di età e non siano stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa; per quanto riguarda l’anno 2018, è data possibilità di accedere all’agevolazione contributiva per assunzione di soggetti con età non superiore a 35 anni.

L’esonero spetta ai seguenti datori di lavoro:

-datori di lavoro imprenditori: l’art. 2082 C.C. definisce imprenditore chi esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi;

– datori di lavoro non imprenditori: sono tali i datori di lavoro privati che non svolgono attività imprenditoriale ex art. 2082 C.C., quali, per esempio, associazioni culturali, politiche o sindacali, associazioni di volontariato, studi professionali, ecc.

Restano esclusi dal beneficio, come espressamente previsto dall’art. 1, c. 114 legge 205/2017, i rapporti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico, in relazione ai quali il quadro normativo in vigore già prevede l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta rispetto a quella ordinaria.

Per agevolare le verifiche in merito al fatto che lavoratore abbia o meno lavorato a tempo indeterminato, l’Inps ha realizzato un’apposita utility con la quale i datori di lavoro e i loro intermediari previdenziali, oltre ai lavoratori, possono acquisire, in funzione delle condizioni di aggiornamento dei dati dell’Istituto e del Ministero del Lavoro, le informazioni in ordine allo svolgimento di rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati precedentemente al 1.01.2018.

L’applicativo, fruibile dal sito internet dell’Istituto, può essere consultato attraverso gli ordinari sistemi di autenticazione dai datori di lavoro, ovvero dai loro intermediari previdenziali e dai lavoratori interessati, questi ultimi esclusivamente in relazione alla propria posizione assicurativa.

Prima dell’inserimento in azienda è necessario fornire informazioni specifiche relative all’organizzazione, alla sicurezza, ai rischi legati alle attività da svolgere e ai corretti comportamenti da tenere nel caso di emergenze.

 

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