DEFICIT DI LEGALITA’
Diciamo riguardo il mondo delle impresa.
Anche recentemente ne abbiamo già parlato e non basta; bisogna portare i casi (ce ne sono di gravissimi) a conoscenza di chi deve promuovere gli interventi sia legislativi che procedurali che servono a modificare prassi e consolidati sistemi locali talvolta collusivi tra magistratura e professionisti.
In una procedura fallimentare con rinvio a giudizio di un imprenditore e di un consulente per reati di bancarotta con varie qualificazioni succede che, dopo solo nove anni col cambio del collegio giudicante, tutto si risolve.
Errori su errori, false testimonianze, denunce insabbiate, intercettazioni ambientali sparite, perizie da ridere prese per buone e conflitti d’interesse ignorati.
Intanto l’imprenditore ha subito una condanna a 4 anni per colpe non sue con seguito di disastro familiare. E’ successo che non essendo in grado di sostenere le spese di giudizio, mal consigliato, ha preferito patteggiare.
Riguardo il consulente, per un capo d’imputazione è stato assolto perchè le asserzione di perito e curatore, non stavano in piedi; per l’altro capo d’imputazione si è accorto il nuovo presidente del collegio giudicante che, essendo stato modificato il capo d’imputazione a insaputa dell’imputato (perché anche quello non stava in piedi), era scattata la prescrizione da due anni e mezzo prima!
Avrebbe desiderato continuare per essere assolto, ma non si può continuare con questi metodi e quindi la prescrizione per un onesto è sempre condanna.
Dopo nove anni è finita la graticola avendo subito l’imputato i costi del processo, avvocati, trasferte per non dire della rabbia, della frustrazione e di tutto il resto che ben conosce chi finisce negli ingranaggi di questa magistratura.