Centrale Rischi

CENTRALE RISCHI: IMPRESCINDIBLE STRUMENTO DI LAVORO PER LE IMPRESE

Un servizio ASSIMPRESA

Gli istituti di credito, nella determinazione del rating, attribuiscono un peso assai rilevante all’analisi andamentale, definibile come il comportamento che le imprese detengono sia nei confronti della banca di riferimento, sia nei confronti del sistema creditizio nel suo complesso; in proposito, basta considerare che per le PMI, in particolare per quelle in contabilità semplificata, la componente andamentale può arrivare a incidere addirittura per il 90% nell’attribuzione del rating globale. Il giudizio sul comportamento dell’azienda nei confronti del sistema creditizio è basato essenzialmente sui dati desumibili nell’ambito di quel sistema informativo, noto come Centrale dei Rischi, che fotografa appunto l’andamento dei rapporti che ogni impresa detiene nei confronti di tutte le banche e di ogni tipo di soggetto finanziatore specializzato. L’importanza dell’analisi andamentale per l’attribuzione del rating e le variabili su cui l’analisi stessa risulta incentrata rendono indispensabile alle imprese l’acquisizione e l’analisi della propria posizione in Centrale Rischi; è altresì fondamentale la conoscenza del tipo di segnalazioni che alla Centrale vengono effettuate e degli elementi che pesano in modo più considerevole sulla valutazione del grado di affidabilità.
In altri termini, le aziende devono sviluppare una piena consapevolezza di quali variabili possono essere foriere di un rating negativo e di quali invece possono portare a uno standing creditizio più elevato, facilitando quindi l’accesso al credito. Si rende inoltre indispensabile un’attenta verifica della correttezza delle informazioni trasmesse in Centrale dalle banche; in caso di errori, occorre richiedere tempestive rettifiche, proprio per non vedersi attribuito un merito creditizio peggiore del dovuto solo per effetto di un errore di segnalazione.
Quindi, nella vita di un’impresa, l’analisi della propria posizione in Centrale Rischi e la gestione attiva delle leve che influenzano la parte andamentale del rating deve diventare uno strumento di lavoro costante al pari, se non addirittura di più, di un controllo di gestione basato su indicatori di bilancio.
Anche perché l’imprenditore consapevole della propria situazione andamentale e del fatto che gli elementi decisivi nella determinazione del merito creditizio non “fanno una grinza” può disporre di opportune argomentazioni per dialogare con la propria banca nella malaugurata, ma purtroppo non remota, ipotesi in cui si veda attribuito un rating non in linea con le proprie aspettative.
Tra le molte informazioni che la Centrale Rischi riassume possiamo citare, a titolo esemplificativo, le esposizioni delle imprese di importo pari o superiore a 30.000,00 euro suddivise per forma tecnica, le posizioni in sofferenza di qualsiasi importo e il valore delle garanzie ricevute.
Per presentarsi con la “Centrale in ordine” (ottimo biglietto da visita), le imprese devono astenersi dall’effettuare sconfinamenti reiterati e persistenti e devono adottare opportune strategie finalizzate a prevenire tutte quelle situazioni che presentino delle anomalie oggetto di segnalazione, quali rate di finanziamenti scadute e non pagate o insoluti dei propri clienti.
In sintesi, un’efficace gestione della Centrale dei Rischi passa attraverso un’attenta pianificazione economico-finanziaria, per poter giocare d’anticipo e per scegliere forme di finanziamento ottimali in funzione degli specifici utilizzi.

 

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