ATTENDENDO IL CONTRORDINE
Incertezza normativa? Niente sanzioni
La legge, come tutti sanno, non ammette ignoranza, ma vale anche il principio contrario: se la legge non è chiara, e quindi genera un’oggettiva incertezza, non si possono applicare sanzioni. Lo stabilisce, o forse bisognerebbe dire che lo ribadisce, una sentenza di Cassazione relativa a un procedimento di carattere tributario. Quindi, in parole semplici, se il contribuente commette errori fiscali a causa di difficoltà interpretative di una legge non sufficientemente chiara, non è punibile.
In base a quali criteri si profila l’incertezza normativa oggettiva?
Nella sentenza 18405/2018, la Suprema Corte presenta un vero e proprio decalogo in materia.
- La difficoltà d’individuazione delle disposizioni normative, dovuta magari al difetto di esplicite previsioni di legge.
- La difficoltà di confezione della formula dichiarativa della norma giuridica.
- La difficoltà di determinazione del significato della formula dichiarativa individuata.
- La mancanza di informazioni amministrative o la loro contraddittorietà.
- La mancanza di una prassi amministrativa o l’adozione di prassi amministrative contrastanti.
- La mancanza di precedenti giurisprudenziali.
- La formazione di orientamenti giurisprudenziali contrastanti, magari accompagnati dalla sollecitazione, da parte dei Giudici comuni, di un intervento chiarificatore della Corte costituzionale.
- Il contrasto tra prassi amministrativa e orientamento giurisprudenziale.
- Il contrasto tra opinioni dottrinali.
- L’adozione di norme di interpretazione autentica o meramente esplicative di norma implicita preesistente.
Attenzione, aggiunge la Cassazione. Si tratta di un decalogo non esaustivo, e in ogni caso spetta al giudice, di volta in volta, valutare e accertare i diversi elementi accertando i fatti, ed esaminandoli nel modo corretto.
È comunque causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria una condizione di inevitabile incertezza sul contenuto, sull’oggetto e sui destinatari della norma tributaria, ossia l’insicurezza ed equivocità del risultato conseguito attraverso la sua interpretazione.