Chiarezza

ATTENDENDO IL CONTRORDINE

Incertezza normativa? Niente sanzioni

La legge, come tutti sanno, non ammette ignoranza, ma vale anche il principio contrario: se la legge non è chiara, e quindi genera un’oggettiva incertezza, non si possono applicare sanzioni. Lo stabilisce, o forse bisognerebbe dire che lo ribadisce, una sentenza di Cassazione relativa a un procedimento di carattere tributario. Quindi, in parole semplici, se il contribuente commette errori fiscali a causa di difficoltà interpretative di una legge non sufficientemente chiara, non è punibile.

In base a quali criteri si profila l’incertezza normativa oggettiva?

Nella sentenza 18405/2018, la Suprema Corte presenta un vero e proprio decalogo in materia.

  1. La difficoltà d’individuazione delle disposizioni normative, dovuta magari al difetto di esplicite previsioni di legge.
  2. La difficoltà di confezione della formula dichiarativa della norma giuridica.
  3. La difficoltà di determinazione del significato della formula dichiarativa individuata.
  4. La mancanza di informazioni amministrative o la loro contraddittorietà.
  5. La mancanza di una prassi amministrativa o l’adozione di prassi amministrative contrastanti.
  6. La mancanza di precedenti giurisprudenziali.
  7. La formazione di orientamenti giurisprudenziali contrastanti, magari accompagnati dalla sollecitazione, da parte dei Giudici comuni, di un intervento chiarificatore della Corte costituzionale.
  8. Il contrasto tra prassi amministrativa e orientamento giurisprudenziale.
  9. Il contrasto tra opinioni dottrinali.
  10. L’adozione di norme di interpretazione autentica o meramente esplicative di norma implicita preesistente.

Attenzione, aggiunge la Cassazione. Si tratta di un decalogo non esaustivo, e in ogni caso spetta al giudice, di volta in volta, valutare e accertare i diversi elementi accertando i fatti, ed esaminandoli nel modo corretto.

È comunque causa di esenzione del contribuente dalla responsabilità amministrativa tributaria una condizione di inevitabile incertezza sul contenuto, sull’oggetto e sui destinatari della norma tributaria, ossia l’insicurezza ed equivocità del risultato conseguito attraverso la sua interpretazione.

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