MONETA NUOVA – 1a parte
Dopo aver parlato a lungo di signoraggio, di moneta scritturale, dopo esserci spesi in audizioni parlamentari e in presenze assembleari degli attori della creazione di moneta scritturale e aver subito, come nella logica che fosse, sentenze contrarie perché il sistema si difende in sede giudiziaria ignorando la cessione della sovranità
monetaria, ignorando quanto dispone il TULB (L. 395 del 199 in cui si sancisce che la banca è autorizzata solo alla raccolta del risparmio per l’esercizio del credito), quindi affermando nelle motivazioni di una sentenza per uscire dall’impasse coprendosi, quindi, di ridicolo che “per la l’istituto tutto è lecito quel che non è espressamente
vietato” parliamo della nuova tecnologia che cambierà profondamente il modo con cui le persone, le società e le code comunicheranno.
A noi risulta che la banca sia un soggetto di diritto privato e che pertanto l’affermazione deve intendersi a vantaggio di tutti i soggetti di diritto provato: tutti.
Ludwig Won Mises della Scuola di Vienna, di cui siamo cultori, afferma che “in una battaglia tra la forza e un’idea, quest’ultima prevale sempre”.
Parliamo di moneta, di soldi, di libertà.
Parliamo di una tecnologia che renderà obsoleti i paradigmi che ci hanno resi schiavi di un sistema al collasso perché la dimensione del debito pubblico creata ad arte per sottrarre ricchezza ai cittadini fa sì che sia irredimibile. Non serve nemmeno mettere le banconote sotto il materasso perché con un decreto ad hoc le dichiareranno non
più a corso legale. Già successo. Settembre 1992, prelievo forzoso (la coppia Ciampi – Amato), per non dire del cambio scandaloso e truffaldino lira contro euro.
Con la scusa di contrastare l’evasione fiscale, il traffico di armi e droga (come se le transazioni finanziarie relative a detti traffici non avvenissero col consenso dei maggiori istituti finanziari) ci privano della libertà di disporre della moneta obbligandoci al balzello dovuto alle banche per le transazioni sui conti ben controllati dal sistema in violazione della ben nota legge sulla tutela della privacy.
Noi diciamo che la trasparenza è dello Stato, la Privacy è del cittadino.
Se non interessa sapere perché certe persone sono ricche e altre no, non seguirci.
Se non sei interessato a comprendere come qualcuno ci abbia rubato via via la proprietà del denaro puoi occuparti di cose per te più divertenti.
Da qualche parte si comincia a capire che Blockchain e Bit Coin o criptovalute non
sono termini e argomenti per i cosiddetti NERD.
Sono per tutti quelli che comprendono che
– il denaro è il bene più commerciabile;
– lo Stato e la burocrazia si intrufolano avidamente ovunque di produce
ricchezza
(Oran PamuK)
– il denaro è uno dei più grandi strumenti di libertà che gli uomini abbiano mai
inventato (Friedrich August Von Hayek della Scuola di Vienna)
Parliamo della tecnologia denominata Blockchain che non è una piattaforma, non è un software sviluppato per dare un servizio, è un protocollo di comunicazione come un registro mastro. Non è nemmeno un server non attaccabile perché non esiste.
La moneta fiat è quella che usiamo correttamente che si dice sia basata sulla fiducia, niente di più falso, essendo basata sulla coercizione, sull’obbligo di utilizzarla.
Nella parte seconda vi parlerò delle criptovalute e della tecnologia che le supporta (blockchain), del come rappresentino la soluzione al problema, del fatto che siano insieme una moneta e un servizio, del fatto che il loro utilizzo sia legittimo.
Il blockchain, nato per supportare una moneta espressione di libertà e di sicurezza perché non governato da alcuno stato o banca centrale, perché non manipolabile non sequestrabile, perché generato da un algoritmo open source trasparente, diverso dalla moneta fiat generata invece da una banca centrale il cui presidente può decidere di stamparne quante ne vuole in base alle necessità sue e dei governi con cui collude in nome del bene comune che altro non è che una confisca del valore.
La blockchain serve per un’infinità di altre applicazioni.
Il dr Roberto Gorini autore del libro “Crypto Economy” – ROI Edizioni – CEO di NOKU
SA da cui abbiamo preso vari spunti afferma che “il denaro è il linguaggio che noi
usiamo per comunicare valore alle altre persone. Ebbene … l’alfabeto sta
cambiando.”
Noku sa è partner di Assimpresa nelle soluzioni e nelle applicazioni offerte alle
imprese associate per le varie esigenze cui detta tecnologia può prestarsi.
Aldo Romanini, segretario generale di Assimpresa